Makari sta riscuotendo un grande successo perché ha tutte le caratteristiche della serie investigativa ma con un tocco di ironia e improbabilità.
A partire dallo strano trio formato dal giornalista-scrittore Saverio, accompagnato dal buffo Giuseppe e dall’affascinante studentessa Suleima. Tutte le vicende appassionano il pubblico ma soprattutto, si svolgono in luoghi fantastici. Scopriamoli insieme.
Il nome della serie arrivata con successo alla terza stagione, vede Claudio Gioè nella magistrale interpretazione di un giornalista che si reinventa investigatore, trama non nuova per i telespettatori appassionati del genere crime.
C’è anche un altro elemento di successo già testato ampiamente, ovvero l’abbinamento fra casi misteriosi e ambientazioni da sogno che fanno da sfondo alle vicende dei personaggi e promuovono al contempo il territorio italiano. Abbiamo visto questo in fiction come Montalbano, per citarne una, ma ce ne sono tantissime e parliamo anche di produzioni oltre i confini italiani.
Sì perché il pubblico ama studiare la morfologia del territorio e venire catapultato in luoghi dove tutto ci si aspetterebbe, tranne un efferato crimine. Grazie alla sua indole di giornalista e di indagatore delle cose non chiare, Saverio – tornato nella sua città natale – inizia ad appassionarsi a ciò che di misterioso avviene nella cittadina trapanese dove è nato. Qui in suo aiuto troverà la perspicace Suleima, studentessa di architettura e l’eccentrico amico Peppe.
Tornando alle cornici naturalistiche, sapete quali sono i luoghi usati dalla serie per questa nuova stagione?
Sono molto suggestivi i luoghi siciliani di Makari 3, i quali incantano i telespettatori che seguono la serie. Carta vincente insieme al carisma del protagonista, le vedute sono mozzafiato, specialmente quelle sul golfo.
Macari è un angolo di paradiso dove c’è un mare cristallino e dove ogni episodio mostra i colori della Sicilia, la storia millenaria e le bellezze naturali.
Le location scelte per la nuova stagione sono diverse, si va dalla splendida Favignana alla Riserva dello Zingaro. Le immagini parlano di una Sicilia selvaggia, meno nota rispetto a ciò a cui siamo abituati ma non per questo meno affascinante.
Oltre a quelli appena citati, abbiamo l’opportunità di ammirare Mondello e Castellammare del Golfo ma c’è un luogo in particolare che ha incantato i telespettatori, parliamo della Tonnara di Scopello, testimone di un passato legato alla pesca del tonno.
Si tratta di un luogo incastonato fra i faraglioni e racconta molto sulle antiche tradizioni siciliane, fortemente legate alla pesca. Fra il blu del mare e la rigogliosa natura circostante, Scopello si mostra in tutta la sua bellezza ma non solo per quanto riguarda la Tonnara. Ci sono infatti tutt’intorno diversi edifici che sorgono proprio di fronte al mare: antiche casette colorate che sullo sfondo hanno i maestosi faraglioni.
Sembra quasi un luogo magico, un quadro dall’atmosfera suggestiva, una cartolina perfetta della Sicilia. L’attività promozionale ai luoghi della regione è interessante, infatti Makari ha lo scopo non solo di narrare vicende tipiche delle serie crime ma anche valorizzare una regione poco apprezzata a causa di tanti stereotipi.